L’editoriale | Non desiderare la mascherina d’altri

L’OMS nel mese di aprile con le sue linee guida dichiarava che l’uso delle mascherine, da parte della popolazione generale, creava un falso senso di sicurezza e le sottraeva agli operatori sanitari in difficoltà per la pandemia da Covid-19. Adesso, dopo 3 mesi, oltre 7 milioni di contagiati e 390 mila morti nel mondo, le nuove linee guida sostengono l’utilità delle mascherine per tutti.

Da una parte all’altra dell’oceano lasciano di sopresa le nuove linee guida dell’OMS sull’uso delle mascherine nell’ambito dell’attuale pandemia Covid-19, pubblicate proprio il 5 giugno. Se nella versione di aprile testualmente si leggeva “medical mask should be reserved for health care workers“, ovvero <le mascherine dovrebbero essere riservate agli operatori sanitari>, adesso invece le linee guida sostengono che “goverments should encourage the general public to wear masks in specific situation and settings“. Cioè <i governi dovrebbero incoraggiare la popolazione nell’indossare le mascherine in specifiche situazioni ed ambienti>. Proseguono le attuali linee guida sostenendo come questa strategia vada attuata nell’ambito di un piano generale volto a sconfiggere la pandemia da nuovo coronavirus SARS-CoV2.

Si potrebbe pensare che la scienza vada avanti con l’esperienza, e che dunque adesso sono disponibili dati prima non conosciuti. Certamente l’esperienza dei medici per affrontare la malattia da Covid-19 è adesso più ampia ed articolata. Tuttavia i dati sull’utilità delle mascherine erano già noti ben prima dello scoppio della pandemia, perchè tante informazioni si conoscevano grazie alla precedente epidemia di SARS. Su Respiro Informa ne avevamo già parlato in un lungo articolo di approfondimento dal titolo “Quanta protezione con le mascherine antivirus? Ecco i dati della scienza“. Dai database scientifici emergevano infatti diversi articoli pubblicati anni addietro che documentavano, con numeri, frequenze e percentuali, l’effettiva efficacia anche delle più semplici mascherine chirurgiche nel proteggersi dai coronavirus.

Popolazione che con le precedenti linee guida è rimasta dunque disorientata nella ricerca delle mascherine, assecondando allora il nuovo comandamento “Non desiderare la mascherina d’altri“; adesso chiaramente smentito. E poi perchè l’OMS non ha almeno sostenuto già ad aprile l’impiego delle mascherine fatte in casa, mentre adesso nelle nuove linee guida fornisce le precise indicazioni su come realizzarle? Ma qui viene il giornalismo in soccorso della medicina e della salute pubblica, che non può tacere e restare indifferente. Tiriamo fuori dunque la boccetta del diritto di critica, antidoto a sollievo della disinformazione anche sanitaria, medicamento del quale non sono attualmente noti controindicazioni o effetti avversi. Ma per il momento non dimentichiamo di dosare questo farmaco impiegandolo insieme alle mascherine, ancora importanti a tutela della nostra salute. Su questo ultimo punto almeno, e finalmente, siamo tutti d’accordo.

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Autore dell'articolo: Fabio Pirracchio