I problemi della sanità in Italia e nel mondo

Il periodo della Quaresima ed i riti religiosi legati alla “Settimana Santa” e alla Pasqua, poi seguita dalle festività del 25 aprile, hanno allontanato l’attenzione della stampa da due avvenimenti concernenti la “Sanità” ed i suoi problemi nel mondo.

La carenza di personale medico rappresentato come “Deserto Sanitario”

Il 22 e 23 marzo è stata firmata la “Carta di Bucarest” (Romania) in occasione di un incontro organizzato dall’O.M.S./Europa e dal Ministero della Salute rumeno. Gli Stati membri della Regione Europea dell’O.M.S.,50 su 53, hanno riconosciuto che “gli operatori sanitari ed assistenziali sono la spina dorsale del sistema sanitario”. Il direttore regionale dell’O.M.S.per l’Europa, dottor Hans Henri P. Kluge, ha affermato: “La crisi del personale sanitario in Europa non è più una minaccia, è qui e ora. Gli operatori sanitari e i lavoratori di tutta la nostra regione chiedono a gran voce aiuto e sostegno”. In atto vi sono numerosi “Deserti Sanitari Europei” che determinano glia stessi effetti in Africa, Asia, Paesi Arabi, India e Pakistan. Ed il 7 aprile l’O.M.S.ha festeggiato il 75° anniversario della “Giornata mondiale della sanità” con lo slogan “Health for all”, Salute per tutti. Ma il report della stessa O.M.S. ricorda come ben tre persone su dieci nel mondo non hanno accesso a servizi sanitari essenziali ed una stima indica che due miliardi di persone sono costrette alla fame per poter affrontare cure mediche e farmaci. Le grandi crisi globali recenti stanno mettendo in evidenza inadeguatezze ed inefficienze della stessa O.M.S.; obiettivo adesso dell’O.M.S. è l’incremento del personale sanitario nel mondo ed in particolare dei medici laureati tra l’ 8 ed il 12 per cento.

La tubercolosi: il “mal sottile” da sconfiggere ancora oggi

Altro evento passato quasi in silenzio è quello relativo al 24 marzo: “Giornata mondiale della tubercolosi”, proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite a ricordo della scoperta, avvenuta nel 1882, da parte del microbiologo tedesco Robert Koch del batterio responsabile della tubercolosi, il Mycobacterium tubercolosis.Il messaggio di quest’anno è “Yes! We can end TB!”, in italiano “Sì! Possiamo porre fine alla tubercolosi!”. Dal 1997 l’O.M.S. pubblica ogni anno il Global Tubercolosis Report: la tubercolosi rappresenta in tutto il mondo la tredicesima causa di morte per circa 1,6 milioni di persone ed una stima di 1,2 milioni di bambini ammalati per la stessa malattia. In Italia la tubercolosi viene classificata dall’O.M.S. “a bassa endemia” con 2.480 casi registrati nel 2021.

Dopo la tragedia della psichiatria Barbara Capovani il dibattito sulle leggi per la salute mentale

L’omicidio della dottoressa Barbara Capovani, responsabile della Unità funzionale Salute Mentale di Pisa, brutalmente aggredita da un ex paziente il 21 aprile scorso, ha lasciato sgomenti e increduli i professionisti della sanità italiana. Dalla comprensibile rabbia dell’opinione pubblica, per un gesto di inaudita crudeltà e spietatezza, sta emergendo la forte di cambiare le leggi troppo permissive relative ai trattamenti psichiatrici. Come riportato anche dal Sole 24 Ore sussiste la “mancanza di un quadro giuridico di carattere penale che renda possibile intervenire su chi è violento”. Le attuali “Residenze per le Misure di Sidurezza” non appaiono adeguate per il trattamento di pazienti a rischio di violenza. Sui social non mancano i post indignati di tantissimi medici, sconvolti per quanto accaduto, e che manifestano solidarietà per la famiglia della giovane dottoressa Capovani.

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Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio

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