Nuovi studi italiani sul Long Covid: descritti tutti i sintomi

Recentemente sono stati diffusi diversi studi effettuati sul “long Covid”. Uno è stato realizzato dall’Università degli Studi di Firenze in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera universitaria Careggi ed ha rivelato interessanti risultati sui sintomi e sugli effetti del “long Covid”; è stata osservata una platea di 428 pazienti (254 uomini e 174 donne) curati nell’ambulatorio post-Covid dell’Ospedale Careggi nel periodo giugno 2020-giugno 2021 dove era prevalente la variante “alfa”. Sono stati raccolti questionari molto dettagliati con la raccolta di tutti i sintomi della malattia nei 53 giorni successivi alla dimissione ed avvenuta guarigione certificata da Covid: il primo dato emerso è stato la perdita dell’olfatto per molti mesi ed in più la presenza di forti dolori, l’obnubilamento mentale, ansia, agitazione e depressione, sintomi anche presenti mesi dopo la malattia. Su 325 casi su 428, il 76%, i sintomi si sono presentati per molti mesi dopo la guarigione: fra questi la mancanza di respiro (37% dei casi), forte affaticamento cronico (36%), problemi del sonno (16%), problemi visivi (13%), obnubilamento cerebrale (13%). E’ stato pure rilevato che quanti avevano dovuto utilizzare ossigeno ad alto flusso la probabilità di avere problemi supera il 40% dei pazienti. Lo studio verrà presentato al XXXII° Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive, in programma a Lisbona (Portogallo) dal 23 al 26 aprile prossimi. Un altro studio è stato condotto dall’Ospedale San Paolo di Milano, in collaborazione con il Centro di ricerca “Aldo Ravelli” dell’Università Statale e l’Istituto Auxologico Italiano, su 76 pazienti ricoverati, colpiti da Covid-19 e sottoposti a terapia con ossigeno: è stato registrato un disturbo cognitivo dopo 5 mesi dalle dimissioni e nel 50% dei casi il problema si presentava ancora dopo 12 mesi: lo studio è stato pubblicato sulla rivista “European Journal of Neurology”.

Più di recente è stato diagnosticato negli Stati Uniti d’America un “long Covid” solamente vascolare, classificato dagli esperti con il termine PASC (Sequele Post Acute da SARS-CoV-2, sequele dopo una infezione da SARS-CoV-2). Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Journal of the American College of Cardiology e, come sottolineato pure dalla Società Italiana di Cardiologia (S.I.C.), viene richiamata l’attenzione sulla opportunità di sottoporsi ad esami diagnostici in caso di sintomi cardiovascolari post Covid. 

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Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio

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