Allarme Pronto Soccorso: quale futuro senza medici?

Si è svolta il 17 novembre in piazza Santi Apostoli a Roma la manifestazione di protesta dei medici e dei sanitari dei vari “Pronto Soccorso” ospedalieri. E’ stata denunciata la mancanza di 4 mila unità tra medici ed infermieri con assunzioni insufficienti e bandi andati deserti e non potrà certo essere l’incentivo economico stanziato dal Governo ed annunciato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, di  90 milioni di euro per il 2022 ad invertire la rotta: si tratta, infatti, di appena 100 euro lordi mensili a testa. La manifestazione, regolarmente autorizzata secondo le norme recentemente introdotte dal Ministero degli Interni, è stata organizzata dalla S.I.M.E.U. (Società Italiana della Medicina di Emergenza-Urgenza), non un sindacato ma una accademia, la quale, proprio nei giorni 17 e 18 novembre, ha previsto a Roma la riunione dei vari direttori sul tema “Il futuro non si aspetta, si costruisce”. Le porte d’ingresso dei vari ospedali, i” Pronto Soccorso”, a due anni della pandemia da Covid-19 ed in vista della quarta ondata non solo in Italia ma anche in tanti Paesi del mondo, cominciano a manifestare dei limiti come sovraffollamento, ambulanze in attesa, turni di lavoro infiniti  ed organici  insufficienti. In tutte le Regioni italiane la maggior parte dei concorsi previsti per incrementare il numero di sanitari sono andati deserti o quasi, ed a ciò si aggiunge il fatto che molti dei professionisti hanno lasciato, nel frattempo, il lavoro; nel corso dell’anno accademico 2021/2022 non risulta assegnata una borsa di studio su dieci della specialità.  

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Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio

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