Prove di riapertura dal 26 aprile: in Italia torna la zona gialla

Subito dopo la “Festa della Liberazione” del 25 aprile, il Governo italiano prevede le prove di riapertura da lunedì 26 aprile. Torna anche la “zona gialla” che era stata completamente sospesa dall’ultimo decreto-legge che aveva previsto soltanto “zone rosse” oppure “arancioni”. Tra le ipotesi pure un “pass vaccinale”, ancora in fase di studio, che permetta di spostarsi liberamente sull’intero territorio nazionale e poter avere libero accesso a determinati eventi, sia sportivi che culturali. Il “pass” dovrebbe innanzitutto certificare l’avvenuta vaccinazione o un test che accerti la guarigione o l’effettuazione di un tampone negativo al Covid-19. Sarebbero liberi gli spostamenti tra Regioni poste in “zona gialla”, mentre il “pass” sarebbe necessario per le Regioni poste ancora in “zona rossa” o in “zona arancione”. Il programma di aperture prevede tre date, dopo il 26 aprile, progressivamente il 15 maggio e l’1 giugno. Intanto l’indice Rt nazionale scende a 0,85 dal precedente 0,92, mentre procedono le vaccinazioni in tutta Italia.Rimangono in “zona rossa” solamente tre Regioni: Valle d’Aosta, Puglia e Sardegna; tutte le altre in “arancione”, compresa la Campania.In Basilicata sono state poste in “zona rossa” i Comuni di Atella, Filiano, Rapone, Ripacandida, Rotonda e Ruvo del Monte, confermati i Comuni di Castelmezzano, Palazzo e Pomarico. Ben 120 i Comuni in “zona rossa” in Sicilia su 390; gli ultimi ad ad aggiungersi alla lunga lista sono Adrano ed Aci Catena in provincia di Catania, Lentini e Carlentini in provincia di Siracusa, Giardini Naxos e Mistretta in provincia di Messina.

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Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio

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