Covid-19: nuove varianti in Sicilia ed Abruzzo?

CATANIA – Il recente aumento di casi positivi al Covid-19, registrati nella Regione Sicilia e in Abruzzo, ha messo in allarme le autorità sanitarie. In Abruzzo lo studio sui casi registrati è stato affidato all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti e Pescara e all’I.Z.S. (Istituto Zooprofilattico Sperimentale) di Teramo. In Sicilia la situazione si presenta con una particolare gravità soprattutto nei maggiori capoluoghi di provincia che registrano nuovi casi giornalieri quasi sempre a tre cifre; per Messina, infatti, è di già stata dichiarata “zona rossa” fino al 31 gennaio di quest’anno, e lo stesso potrebbe ripetersi per Palermo, Catania e Siracusa. La situazione potrebbe portare al sospetto di varianti locali del virus così come successo in Gran Bretagna con la cosiddetta “variante inglese” indicata dapprima con B.1.1.17 ed ora con VOC 202012/01 e la stessa variante si sta trovando in tanti altri paesi, almeno una cinquantina, ma nel resto del mondo stanno in effetti circolando altre varianti.

Diverse le mutazioni del Covid-19 trovate dall’America al Giappone

Le mutazioni sono diverse ed alcune di queste portano ad una maggiore trasmissibilità .Attualmente se ne registra un’altra in Sudafrica, indicata con 501Y.V2, in Spagna con la sigla 20A.EU1, in Brasile denominata come “variante di Rio de Janeiro” e, nel corso del mese di gennaio, quella in Giappone rilevata su un gruppo di persone arrivate proprio dal Brasile, dove si sarebbe originata nello stato di Amazonas. Una mutazione è stata registrata negli allevamenti di visoni in Danimarca, nello Jutland settentrionale, e denominata con la sigla Y453F, poi trasmessa all’uomo e ridenominata “Cluster 5”. Le autorità danesi hanno identificato pochi casi di trasmissione  della variante da visone nell’uomo ma, per precauzione, sono stati abbattuti quasi 20 milioni di visoni. Si parla pure di una possibile variante statunitense. Secondo il parere di docenti universitari in malattie infettive i virus con acido nucleico RNA mutano molto velocemente, addirittura si stima con due mutazioni al mese.  

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Autore dell'articolo: Fabio Pirracchio