La fondazione della “Schola” di medicina di Salerno avvenne per caso, forse nel IX secolo, in seguito al fortuito incontro di quattro personaggi provenienti da paesi diversi. Si racconta che il latino Salernus presentava una brutta ferita ed accanto si ritrovò per un consulto il greco Pontus, proveniente da Alessandria d’Egitto, l’arabo Abdela, proveniente da Aleppo, e l’ebreo Helinus, proveniente da Betania. Tutti medici: decisero così di dare vita ad una scuola al fine di poter divulgare le proprie conoscenze in materia.
Il massimo splendore della scuola venne raggiunto tra l’XI ed il XIII secolo: la città nell’antichità era per altro famosa per il clima salubre e la sapienza dei suoi medici in tutto il mar Mediterraneo. La “Schola” è considerata dagli storici come la prima facoltà di medicina al mondo, aperta anche all’universo femminile tanto che si parla di “Mulieres Salernitanae” tra le quali la più famosa divenne la “sanatrix” Trotula De’ Ruggiero. La formazione medica della dottoressa Trotula De’ Ruggiero avvenne nel corso dei primi decenni dell’anno 1.000 (morì all’età di 67 anni nel 1097): famosi i suoi scritti diffusi in tutta Europa, tra questi “De passionibus mulierum ante in et post partum” un vero trattato di ostetricia e ginecologia, il “De curis mulierum” trattato terapeutico ed il “De ornatu mulierum” dedicato alle cure della bellezza femminile. Per chi volesse approfondire sono disponibili in libreria i libri di Pietro Greco, come “Trotula – La prima donna medico d’Europa“; mentre un altro volume, con una introduzione di Rosy Bindi, si intitola “Trotula De’ Ruggero – La sinfonia del corpo“.
RIPRODUZIONE RISERVATA