Pneumologia: Milano capofila con 29 nuovi specializzandi

Il concorso per gli aspiranti nuovi specialisti è ormai alle porte, è previsto infatti per il prossimo 22 settembre. Il ministro dell’Università e della Ricerca scientifica, On. Gaetano Manfredi, ha da poco pubblicato il Decreto Ministeriale n. 650 contenente la distribuzione dei contratti di formazione specialistica ovvero definendo quanti posti sono disponibili per ciascuna scuola di specializzazione. Complessivamente sono 13.400 i contratti finanziati con risorse statali, 888 quelli con risorse stanziate dalle regioni e dalle province autonome e 167 quelli finanziati da enti pubblici e privati. Nell’insieme 39 posti sono riservati a medici militari e ben 486 vengono riservati invece a medici già impegnati nel Servizio Sanitario Nazionale.

Ai 9.200 posti iniziali sono stati aggiunti dunque altri 4.200 previsti, a seguito della emergenza sanitaria, dall’articolo 5 del Decreto Legge n- 34 del 19 maggio 2020, convertito in Legge n. 77 del 17 luglio 2020 con una copertura finanziaria di 105 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022 e di 109,2 milioni di euro per gli anni 2023 e 2024. Il decreto ministeriale fa riferimento pure al decreto direttoriale del 2 settembre 2020 che tratta dell’accreditamento delle Scuole di Specializzazione 2019/2020 ed ai requisiti disciplinari riferiti alle docenze con particolare riferimento ai settori scientifico-disciplinari specifici delle tipologie di scuola, nonché agli indicatori di performance formativi. 

Per la specializzazione in Malattie dell’apparato respiratorio quest’anno sono previsti un totale di 371 posti, a confronto dei 135 dell’anno scorso. Altri 6 posti sono riservati ai medici già in servizio nel Sistema Sanitario Nazionale. In particolare ben 28 nuovi medici giungeranno all’Università degli Studi di Milano, 17 all’Università Cattolica del Sacro Cuore, 11 ciascuno all’Università Milano Bicocca e Pavia. Ultima l’Insubria con 10 posti. Inoltre un posto aggiuntivo finanziato da enti regionali è previsto ancora per l’Università degli Studi di Milano, per Milano Bicocca, per Pavia ed anche per l’Insubria. La scuola di specializzazione in Malattie dell’apparato respiratorio che si afferma per maggior numero di specializzandi è proprio quella dell’Università degli Studi di Milano, attualmente diretta dal Professore Fabiano Di Marco, di recente nominato Cavaliere dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ecco uno schema riassuntivo dei nuovi contratti di formazione specialistica in Malattie dell’apparato respiratorio disponibili quest’anno per ciascuna Università, considerando sia i contratti finanziati dal ministero che quelli regionali o di altri enti:

Milano: 29 contratti (l’anno precedente 11)

Padova: 24 contratti (l’anno precedente 11)

L. Vanvitelli (Campania): 24 contratti (l’anno precedente 11)

Roma – La Sapienza: 23 contratti (l’anno precedente 9)

Catania: 19 contratti (l’anno precedente 7)

Firenze: 19 contratti (l’anno precedente 7)

Cattolica del Sacro Cuore: 17 contratti (l’anno precedente 6)

Federico II di Napoli: 16 contratti (l’anno precedente 7)

Palermo: 15 contratti (l’anno precedente 5)

Parma: 14 contratti (l’anno precedente 5)

Sassari: 14 contratti (l’anno precedente 4)

Torino: 14 contratti (l’anno precedente 5)

Milano Bicocca: 12 contratti (l’anno precedente 4)

Modena e Reggio Emilia: 12 contratti (l’anno precedente 4)

Pavia: 12 contratti (l’anno precedente 5)

Ferrara: 11 contratti (l’anno precedente 4)

Foggia: 11 contratti (l’anno precedente 5)

Genova: 11 contratti (l’anno precedente 4)

Pisa: 11 contratti (l’anno precedente 4)

Trieste: 11 contratti (l’anno precedente 3)

Insubria: 11 contratti (l’anno precedente 4)

Bari: 9 contratti (l’anno precedente 3)

Bologna: 8 contratti (l’anno precedente 3)

Politecnica delle Marche: 8 contratti (l’anno precedente 2)

Siena: 8 contratti (l’anno precedente 2)

Catanzaro: 4 contratti (l’anno precedente nessun posto disponibile)

Roma Tor Vergata: 4 contratti (l’anno precedente nessun posto disponibile)

Uno sguardo alla formazione medica in anestesia, allergologia e chirurgia toracica

Particolarmente significativi anche i 1.564 posti previsti per la specializzazione in “Anestesia, Rianimazione e terapia intensiva e del dolore”, ai quali si aggiungono altri 64 finanziati da varie regioni, 21 da altri enti pubblici e privati, con 4 posti riservati a militari e 44 a medici del Servizio Sanitario Nazionale; si tratta del massimo numero previsto per singola specializzazione. In particolare nella Regione Lombardia, l’Università degli Studi di Milano ha avuto assegnati 84 posti, Milano Bicocca 57 posti, l’Università Cattolica del Sacro Cuore 46 posti con altri 4 finanziati da enti pubblici e privati, l’Università di Brescia 42 posti ed uno finanziato da un ente pubblico, l’Università San Raffaele 46 specializzandi, l’Insubria 22 cui si aggiunge uno finanziato da ente pubblico. Mentre Pavia ne ottiene 21 ed un altro finanziato sempre da un ente pubblico, invece l’Humanitas University ottiene 15 contratti statali, con un altro finanziato da ente pubblico ed altri due da enti privati. Da segnalare come la Regione Sardegna, oltre ai 52 specializzandi assegnati  suddivisi tra Cagliari e Sassari, ha direttamente finanziato altri 16 contratti di formazione per i medici che scelgono questa specializzazione.

In Allergologia sono 107 le borse di specializzazione complessivamente previste: di queste, per quanto riguarda la Lombardia, 9 contratti vengono assegnati all’Università degli Studi di di Milano. Invece la specializzazione in Chirurgia toracica ottiene in Italia 75 nuove borse di studio, in particolare 8 contratti sono stati assegnati all’Università degli Studi di Milano, mentre 2 ciascuno vanno alla Cattolica del Sacro Cuore, Insubria e San Raffaele.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio