Norme regionali anti Covid-19: l’esempio della Sicilia

Anche la Sicilia si allinea, come già fatto in altre regioni italiane, ed al fine di contrastare, possibilmente, il diffondersi della pandemia da Covid-19 in tante fasce della popolazione con il conseguente sovraccarico delle strutture ospedaliere a varare norme più stringenti in materia di mobilità. Con l’ultima ordinanza, la n. 54/2020, a breve pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione, il presidente Nello Musumeci, dopo un confronto con il Comitato Tecnico Scientifico regionale e con il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha previsto diverse limitazioni.

Una sintesi delle nuove regole

Vietati gli spostamenti sull’intero territorio ragionale dalle 23 alle 5 dell’indomani, ad eccezione di quelli per motivi di lavoro, per situazioni di necessità o di urgenza, per motivi di salute e per il rientro al proprio domicilio o residenza. Nell’ambito delle attività didattiche, da lunedì 26 ottobre, per le scuole superiori la sospensione delle lezioni in presenza ed il contestuale avvio della didattica a distanza. Sui mezzi di trasporto la capacità massima sarà del 50 per cento dei posti, siano essi su gomma, rotaia e marittimi. L’apertura domenicale dei vari centri commerciali viene limitata alle ore 14; fanno eccezione farmacie, edicole e tabaccherie. L’attività di ristorazione sarà consentita dalle 5 alle 23 con consumo al tavolo con un massimo di 6 persone; al banco la somministrazione è consentita dalle 5 alle 18, mentre la consegna a domicilio potrà arrivare fino alle ore 24 ma con divieto assoluto di consumazione sul posto o nelle adiacenze del locale. Le palestre, le piscine, i centri benessere e le strutture termali dovranno osservare un orario giornaliero dalle ore 8 alle 20, mentre le sale gioco ed i bingo potranno accogliere la propria clientela fino ad un massimo del 50 per cento della capienza. 

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Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio