Visite a parenti ed anziani nelle RSA: regole e ordinanze

L’8 maggio scorso il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza, valida sino al 30 luglio prossimo, con la quale si consentirà “L’accesso di familiari e visitatori a strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite  (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e comunque in tutte le strutture residenziali”, come recita il primo comma dell’articolo 1.  Ma il secondo comma prevede pure che “I direttore sanitario e l’autorità sanitaria competente, in relazione allo specifico contesto epidemiologico, può adottare misure precauzionali più restrittive necessarie a prevenire possibili trasmissione di infezione”. Per la documentazione prodotta dai familiari e visitatori (certificazioni verdi Covid-19), ed esibita al momento dell’accesso alle strutture “è esclusa la possibilità di raccolta, conservazione e successivo trattamento dei dati relativi alla salute contenute nelle medesime certificazioni”. L’ordinanza è valida in tutto il territorio nazionale comprese le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano. Dovrebbe così terminare l’isolamento cui sono stati costretti da tempo gli ospiti, soprattutto i più anziani, nelle varie residenze a causa della pandemia da Covid-19, che ha colpito in molte strutture causando tanti decessi, forse troppi. L’ordinanza è stata adottata nel rispetto del documento “Modalità di accesso/uscita di ospiti e visitatori presso le strutture residenziali della rete territoriale” adottato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, come integrato e validato dal Comitato tecnico scientifico. Da lunedì 17 maggio soltanto la Valle d’Aosta rimane, unica Regione, in “zona arancione” malgrado le insistenze del presidente regionale, Erik Lavevaz, che aveva evidenziato al ministero della Salute come l’indice Rt era sotto la soglia dell’1 da oltre un mese e con una incidenza dei nuovi casi positivi intorno a 150 su 100.000 abitanti ed anche con indici ospedalieri in miglioramento; anche le regioni Sicilia e Sardegna, infatti, da “zona arancione” passano a “zona gialla” come il resto d’Italia.Con altre ordinanze viene superato l’attuale sistema di quarantena, ma con tampone negativo a coloro che provengono dai Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, oltre che dalla gran Bretagna e da Israele; misure ancora restrittive per il Brasile e alcuni Stati asiatici.Oltre agli aeroporti di Malpensa a Milano e di Fiumicino e Ciampino a Roma, i voli “Covid tested” vengono estesi dal 16 maggio anche al “Marco Polo” di Venezia e al “Capodichino” di Napoli ampliando pure la provenienza, oltre che dagli Stati Uniti d’America, dal Canada, dal Giappone e dagli Emirati Arabi Uniti.

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Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio