Covid-19: scende l’indice RT e l’Italia si tinge di giallo

Proprio un anno fa, il 30 gennaio 2019, dopo la seconda riunione del Comitato di sicurezza dell’O.M.S., il direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus dichiarava, forse con un certo ritardo, l’emergenza di sanità pubblica per il focolaio diffusosi dalla città cinese di Wuhan. Ormai tutti i paesi del mondo sono stati colpiti dalla pandemia. Intanto, da lunedì prossimo, 1 febbraio, il colore giallo sarà predominante per l’Italia, mentre restano in “zona arancione” ben quattro regioni Umbria, Puglia, Sicilia e Sardegna, e la Provincia Autonoma di Bolzano. Permane il divieto di spostamento tra le Regioni fino al 15 febbraio fatti salvi i motivi di necessità, lavoro e salute. L’indice di trasmissione, l’RT, secondo un comunicato del Ministero della Salute, è attualmente sceso al valore di 0,84 (range 0,75-0,98); l’Umbria però rimane ad alto rischio. Ecco l’indice per regione e provincie autonome: Valle d’Aosta (0,82), Piemonte (0,82), Lombardia (0,84), Provincia Autonoma di Bolzano (0,80), Provincia Autonoma di Trento (0,56), Veneto (0,61), Friuli Venezia Giulia (0,77), Liguria (0,87), Emilia Romagna (0,77), Toscana (0,95), Umbria (0,96), Marche (0,88), Abruzzo (0,81), Molise (1,51), Lazio (0,73), Campania (0,57), Puglia (0,9), Basilicata (0,91), Calabria (0,82), Sicilia 0,98), Sardegna (0,81). Intanto il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha annunziato il ricorso aI T.A.R. per l’assegnazione della “zona arancione” per l’isola.

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Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio