I luoghi storici della salute nel “cuore” del FAI

Quest’anno, a partire da maggio e fino al 15 dicembre, il Fondo per l’Ambiente Italiano (F.A.I.), presieduto da Andrea Corradini, nel contesto della decima edizione dei “Luoghi del Cuore” lancia la classifica speciale “Luoghi storici della salute“.

Dopo la fase di isolamento cui è stata sottoposta l’intera popolazione italiana il F.A.I. ripropone la propria campagna nazionale tesa a far conoscere le tante bellezze dell’Italia ed anche quelle legate alla salute: ex ospedali, farmacie storiche, antichi sanatori, padiglioni ospedalieri fine ‘800.

Fra i luoghi in concorso anche l’Archivio Storico dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Al suo interno sono conservati preziosi documenti che raccontano la storia di Milano degli ultimi 500 anni, a partire dall’atto di fondazione dell’ospedale risalente al XV secolo per volontà del Duca Francesco Sforza. L’edificio è arricchito tra l’altro da due pregiati saloni detti “Capitoli”: il Capitolo d’estate ed il Capitolo d’inverno.

Previsti premi per i luoghi, in concorso da tutta Italia, che riceveranno più voti nella sezione i “Luoghi del cuore”; altri premi dedicati appunto alla classifica speciale dei luoghi storici della salute ed infine ai borghi situati sopra i 600 metri di altitudine. E dunque mentre i musei, le gallerie ed i vari monumenti sono ancora chiusi per effetto di apposite ordinanze, i cittadini sperano presto di poter tornare “riconquistare” quei beni culturali che sono patrimonio di tutti.

L’esterno dellArchivio Storico dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Foto FP.
Il salone maggiore, o “Capitolo d’estate" dell'Archivio dell'Ospedale MAggiore Policlinico
Il salone maggiore, o “Capitolo d’estate”, risalente al XVII secolo. La sala è caratterizzata da una copertura a volta divisa in lunette, dipinta nel 1638 da Paolo Antonio de’ Maestri detto “il Volpino” con decorazione ispirate tra l’altro all’antico testamento. Invece la scaffalatura lignea stata realizzata nel XIX secolo. Immagine pubblicata per gentile concessione dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

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Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio